Studio sulla singola cellula - Struttura cellulare - Morte della cellula

subcellular structure of a biological cell
Data di pubblicazione: 
Lunedì 02 Ottobre 2017

Lo studio sulla singola cellula secondo Tomocube.

Le cellule biologiche sono formate da diverse strutture subcellulari, che includono il nucleo, i nucleoli, i mitocondri, e altre strutture vescicolari. Gli organuli cellulari presenti nel citoplasma hanno diverse forme, e ognuno gioca un ruolo cruciale per la sopravvivenza della cellula. È importante comprendere la struttura e la dinamica di questi organuli cellulari. Riuscire a ottenere un imaging di qualità di questi organuli può quindi contribuire in maniera significativa allo studio della biologia cellulare e della relativa fisiologia.

Per l'imaging delle singole cellule vengono solitamente utilizzate la microscopia ottica in contrasto di fase o la microscopia in fluorescenza. La microscopia ottica in contrasto di fase fornisce informazione morfologica su due dimensioni, con altro contrasto, perciò ha trovato ampio utilizzo nei laboratori di biologie o negli ospedali. Questa tecnica però non fornisce immagini in tre dimensioni, e può solo procurare immagini qualitative che devono poi essere controllate dagli operatori, per interpretarne i dettagli. Perciò l'investigazione quantitativa in relazione al volume della cella, alla massa e alla concentrazione è significativamente limitata.

Come alternativa sono state utilizzate frequentemente proteine fluorescenti o sonde fluorescenti per effettuare imaging molecolare. Questi agenti marcatori sono usati per etichettare strutture specifiche di cellule, che possono essere visualizzate tramite microscopia in fluorescenza o microscopia confocale. Nonostante questi agenti marcatori forniscano una eccellente specificità molecolare, sono inevitabilmente causa di significativi inconvenienti: l'uso di agenti marcatori esogeni e l'uso di agenti marcatori in fluorescenza stressa in maniera significativa le cellule, causando effetti indesiderati, come per esempio fototossicità, fotoinvecchiamento, e fotobleaching. Inoltre, questo processo di etichettatura richiede una mole di lavoro e di ripetuti tentativi che poi producono alti costi di esercizio.

Vantaggi dell'olotomografia

La tecnologia olotomografica di Tomocube (HT) fornisce un'esperienza di imaging 3D cellulare senza precedenti. L'HT misura l'indice di rifrazione 3D (RI) di tomogrammi di una cellula vivente, e quindi assicura di non essere causa di stress per le cellule analizzate. Inoltre, la tecnologia HT rende possibile l'imaging di cellule viventi per un lungo periodo di tempo. Di seguito i principali vantaggi di questa tecnica:

  1. Label-free: la membrana cellulare e gli organuli possono essere chiaramente etichettati senza usare agenti di etichettatura esogeni, come proteine o tinte di fluorescenza. Perciò non si verificano problematiche in merito a fototossicità, fotobleaching e fotodamaging.
  2. Possibilità di effettuare imaging quantitativo: HT misura direttamente le mappe dell'indice rifrattivo 3D delle cellule, che di per sè rappresenta le proprietà ottiche dei materiali. L'RI misurato può essere tradotto nella densità di massa della cellula, e utilizzando questa informazione è possibile risalire anche alla massa stessa della cellula.
  3. MIsurazioni precise e veloci: L'HT può garantire una risoluzione dei dettagli fino a 110 nm (x,y) e 356 nm (z), che è migliore della microscopia confocale. L'HT fornisce misure in 2D/3D/4D; la velocità di acquisizione immagini e di 2.5 fps per il 4D.
  4. Metodo economicamente vantaggioso: innanzitutto si risparmia la spesa degli agenti di labeling. Il sistema HT fornisce la possibilità di effettuare imaging in 3D senza etichettatura con un'ampia risoluzione nello spazio, a un prezzo ragionevole, se paragonato alla fluorescenza convenzionale.

3D holotomography images of various cell lines measured with HT-1S

La suite software TomoStudio [Office1] fornisce caratteristiche di imaging cellulare uniche. Gli utenti possono facilmente assegnare pseudocolori e trasparenza alle strutture di interesse, grazie alle informazioni ricevute dall'indice rifrattivo (RI). Inoltre rende possibile la segmentazione automatica delle strutture cellulari basandosi sui dati tomografici in 3D RI.

Fonti

1.     Kyoohyun Kim et al., Three-dimensional label-free imaging and quantification of lipid droplets in live hepatocytes, Scientific Reports 6, 36815 (2016)

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